Il senso di colpa nasce e cresce nelle relazioni più strette... ogni volta che si fa qualcosa col fine di sentirsi migliore agli occhi di qualcuno, di sentirsi più amato... quando non si ha il coraggio di dire di no a qualcuno che si ama, per fare la propria scelta di vita... queste persone, che hanno rinunciato ai propri sogni e alle proprie aspirazioni, per gratificare le aspettative di genitori in primis, e via via di tutti coloro che hanno che vantano diritti di poter giudicare la loro vita, vengono ritenute da esempio... Sono i buoni, i martiri, veri e propri "santi" del presente, quelli che "ce ne fossero di persone così"... in loro principalmente si annida il virus del senso di colpa... nel loro essere vittime e carnefici di se stessi, cresce e si moltiplica l'idea che il "bene" è legato alla sofferenza, al rispetto di regole insensate ma soprattutto il bene è sempre rivolto all'esterno. Scegliere fuori dalle convenzioni, scegliere percorsi che altri nemmeno vedono, orientarsi verso la propria realizzazione, guardare dentro se stessi è diventato sempre più doloroso e difficile, perchè la via interna ci allontana da come gli altri ci vorrebbero, nel nostro di dentro non abbiamo le stesse regole del "di fuori" e i coraggiosi sono sempre meno. Tutti oggi hanno la presunzione di insegnare qualcosa, e pochi hanno il desiderio di imparare qualcosa che nessuno ancora sa, di creare loro stessi qualcosa di diverso... anche se non fosse condivisibile o comprensibile da altri. Essere amati, sostenuti, ammirati ci fa sentire bene, essere criticati, allontanati, lasciati soli, addirittura odiati a volte, ci fa sentire a disagio... ma è l'unico modo per ritrovare se stessi, già circa duemila anni fa, qualcuno ce lo aveva mostrato senza mezzi termini e con inequivocabili "fatti"... Eppure... ripercorriamo sempre la stessa strada. TANTO AMORE <3